Lunghezza focale e fattore di Crop: cosa sono?
Se stai leggendo questo articolo probabilmente sei un neofita del mondo della fotografia o semplicemente vuoi approfondire un argomento che spesso viene trattato in maniera superficiale, in ogni caso cercherò di spiegarti nella maniera più semplice possibile alcuni degli aspetti interessanti della lunghezza focale nella fotografia. Cominciamo!
Cos’è la lunghezza focale di un obiettivo?
Prima di vedere cos’è la lunghezza focale degli obiettivi capiamo cos’è effettivamente in ottica. Questa viene chiamata anche distanza focale e non è altro che la distanza tra il centro ottico di una lente (più o meno il centro geometrico) e il punto di focalizzazione dei raggi di luce che attraversano la lente stessa.
Il punto A viene chiamato centro ottico, il punto B invece punto di focalizzazione nel quale si incontrano idealmente tutti i raggi passanti per la lente. Sul punto B passa il piano di messa a fuoco. Praticamente quando proviamo a mettere a fuoco non facciamo altro che spostare la lente fino a quanto il punto B non si trova perfettamente in corrispondenza del sensore della macchina fotografica.
La lunghezza focale negli obiettivi fotografici
Determinare ad occhio la distanza focale degli obiettivi fotografici non è semplicissimo. Questi infatti, sono spesso costituiti anche da più di 10 lenti per compensare distorsioni e aberrazioni. E allora come facciamo? Semplicemente è buona prassi considerare il centro ottico al centro dell’obiettivo stesso.
Dato che quando mettiamo a fuoco spostiamo le lenti interne, in realtà variamo inconsapevolmente la lunghezza focale dell’obiettivo. Ne risulta un leggerissimo aumento della focale quando mettiamo a fuoco un oggetto vicino a noi e viceversa un piccolo decremento della lunghezza focale quando mettiamo a fuoco oggetti molto lontani.
Comunemente, anche se si tratta solo di intervalli indicativi, al variare della lunghezza focale si possono trovare:
- Fish-Eye (<10 mm)
- Grandangolo (10-35 mm)
- Medio-Tele o “Normale” (40-70 mm)
- Teleobiettivo (>70 mm)
- Telescopi (>400 mm)
Se non ricordate la focale dei vostri obiettivi non preoccupatevi. I costruttori indicano sempre la lunghezza focale dell’obiettivo in millimetri:
- Canon EF 50mm f/1.8 STM
- Rokinon 7.5mm f/3.5
- Sigma 150-600mm F5-6.3 DG OS HSM
- Nikkor 18-55mm F/3.5-5.6G ED II
Come vedete il Nikkor e il Sigma hanno una lunghezza focale compresa in un range (ad esempio 18-55mm). Questo tipo di obiettivo è chiamato zoom e, al contrario dei fissi, consente di variare la propria lunghezza focale come preferiamo. Il rovescio della medaglia: purtroppo, quando i costruttori cercano di creare oggetti “tuttofare” devono scendere a compromessi con la qualità. In sostanza significa che gli obiettivi zoom sono solitamente meno definiti e restituiscono una qualità dell’immagine visibilmente peggiore rispetto ai fissi. Ecco perché spesso questi ultimi, nonostante l’apparente difetto della mancanza di un zoom, hanno dei costi maggiori.
Il Field of View (FOV, Angolo di campo) e lunghezza focale
Ma come influisce la FL sull’angolo di campo? E’ abbastanza noto che “più si zooma” più ci si “avvicina” all’oggetto. Ma come mai la FL ci fa apparire il soggetto più grande? Praticamente si tratta di un gioco tra sensore e lunghezza focale.
Le rette che congiungono le estremità del sensore col centro della lente formano un determinato angolo: l’Angolo di Campo o Field of View (FOV). Man mano che la lunghezza focale aumenta il sensore inquadra una porzione sempre più piccola della scena. Al contrario, lo stesso sensore con una lente con lunghezza focale bassa avrà un angolo di campo maggiore.
Nel primo caso (lunghezza focale alta) il viso del nostro soggetto riempirà completamente il sensore fotografico. Nel secondo caso invece il soggetto sarà presente solo in una parte della scena.
Cos’è il fattore di crop?
Da quello che abbiamo letto poco sopra abbiamo capito che: se cambia la lunghezza focale il sensore fotografico inquadra delle porzioni diverse della scena. E se cambiassimo il sensore invece della lunghezza focale? Succederebbe esattamente la stessa cosa. Un sensore più piccolo, a parità di lunghezza focale, inquadrerà una scena con angolo di campo inferiore.
Un confronto tra le dimensioni dei formati di sensori più comuni. I KAF-8300 sono molto diffusi nel mondo astrofotografico. Nelle nostre webcam spesso sono installate i più piccoli sensori con dimensioni inferiori al pollice. E’ per questo che si sente spesso parlare di Fattore di Crop. I sensori Full Frame sono presi come riferimento. Questi infatti ereditano le loro dimensioni dai negativi delle pellicole (36 x 24 mm) e sono praticamente la prassi nelle camere di fascia alta.
Supponiamo di avere un sensore FF e un obiettivo con lunghezza focale di 24 mm. Questi, accoppiati, inquadreranno una certa porzione della scena. Avranno quindi un determinato angolo di campo. Se usassimo un sensore con formato APS-C (22,2 x 14,8 mm) con la stessa lente, l’angolo di campo sarà sicuramente inferiore.
In particolare, si tratterà di:
Ovvero un angolo di campo 1,6 volte più piccolo. La foto ci sembrerà più zoomata di 1,6 volte. Questo 1,6 è proprio il Fattore di Crop (o Crop Factor) ed è sempre riferito ai sensori Full Frame. In questo caso particolare abbiamo trovato il fattore di crop tra APS-C e FF ma ogni formato ha il suo.
Praticamente il fattore di crop 1,6 ci dice che quando usiamo un obiettivo su APS-C, questo risulterà con una lunghezza focale 1,6 maggiore rispetto allo stesso obiettivo montato su Full Frame. Ad esempio:
Cioè significa che un obiettivo con lunghezza focale di 100 mm usato con un sensore APS-C renderà come se fosse un 160 mm montato su un FF.
La lunghezza focale in realtà incide su molti altri aspetti importanti come la prospettiva e l’importantissimo rapporto focale.
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