Osservare e Fotografare la Cometa C/2020 F3 NEOWISE: la guida definitiva
In queste settimane abbiamo finalmente ricevuto un’inaspettato e luminosissimo regalo dal 2020. Se anche tu, come noi, stai cercando di osservare e fotografare la Cometa C/2020 F3 NEOWISE sei nel posto giusto!
Scopriamo insieme come riprendere o semplicemente osservare uno dei corpi celesti più interessanti degli ultimi 25 anni.
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Ma prima di passare ai dettagli astrofotografici spendiamo qualche riga per descrivere meglio questo eccezionale corpo celeste.
1. La cometa C/2020 F3 NEOWISE
La Cometa C/2020 F3 Neowise, scoperta il 27 Marzo 2020 dal satellite NASA Near-Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer (NEOWISE), si trova in questi giorni al massimo del suo splendore.
La sua luminosità sta lentamente scemando ma nonostante questo rimane ancora osservabile anche ad occhio nudo. Un corpo cometario di questo calibro non si vedeva da circa 25 anni.
Nel 1995, infatti, fu la famosa cometa Hale-Bopp a reclamare i riflettori della scena astronomica. Proprio come sta succedendo oggi alla NEOWISE.
Analogamente come per tutte le altre comete possiamo immaginare la C/2020 F3 NEOWISE come un enorme masso vagante all’interno del Sistema Solare. Quello che la differenzia, però, da un comune asteroide, sono la presenza di tanto ghiaccio e sostanze volatili.
CHIOME E CODE Sono proprio questi materiali che, una volta eccitati dal Sole durante l’avvicinamento, riscaldano così velocemente da sublimare violentemente (outburst) producendo una chioma verde-ciano. Quando le comete sono particolarmente ricche di tali elementi, la loro chioma sfocia nella tipica coda di ioni che siamo abituati a vedere nelle fotografie.
Con il suo nucleo di circa 5 km di diametro e la sua coda che si estende per milioni di km, è visibile ad occhio nudo da cieli mediamente inquinati.
L’ORBITA La C/2020 F3 NEOWISE è una cometa di tipo periodico (Fig.2). Questo vuol dire la sua orbita è chiusa e che prima o poi tornerà a trovarci. Fortunatamente, dato il “brevissimo periodo di rivoluzione”, potremo tornare ad osservarla di nuovo tra circa 6.768 anni.
Mmm… credo proprio che lascerò un post-it ai miei discendenti.
A parte gli scherzi: questo ci deve far riflettere sulla rarità e la portata di questi eventi incredibilmente affascinanti!
CURVA DI LUCE Di seguito la curva di luce della cometa C/2020 F3 NEOWISE aggiornata ad oggi 21/07/2020. Questa mostra previsioni e misure sulla variazione della sua luminosità nel tempo (Fig.3). Purtroppo non avremo ancora molto tempo a disposizione per osservarla. La sua luminosità, infatti, è in lento declino.
2. Come trovare in cielo la Cometa NEOWISE e da dove osservarla
Per trovare in cielo la Cometa C/2020 F3 NEOWISE è sufficiente puntare lo sguardo a Nord-Ovest nei pressi del Grande Carro (Orsa Maggiore) (Fig.5).
Se ci dovessero servire le precise coordinate della cometa possiamo ripiegare su strumenti come l’utilissimo Stellarium e:
Dai un’occhiata a questo articolo per saperne di più:
QUANDO OSSERVARLA La cometa è ormai comodamente visibile nelle ore serali: praticamente dalle 21:30-22:00 in poi e fino a fine mese di Luglio. La presenza della Luna – ahinoi – non ci sarà di aiuto.
INQUINAMENTO LUMINOSO Il tema dell’inquinamento luminoso in Italia è decisamente critico. Sebbene la C/2020 F3 abbia una magnitudine relativa piuttosto bassa, non sono tantissimi i luoghi da cui poterla osservare ad occhio nudo.
Dato che la cometa è visibile a Nord-Ovest e ad una bassa altezza sull’orizzonte, una buona idea potrebbe essere quella di spostarsi su delle coste o degli altopiani rivolti appunto verso Nord-Ovest.
Per navigare la mappa e cercare la location più buia nei vostri dintorni utilizzate il comodissimo Light Pollution Map che sfrutta dati VIIRS, DMSP, World Atlas overlays e IAU.
3. Fotografare la Cometa NEOWISE con uno Smartphone
Gli astrofotografi più incalliti mi staranno già guardando male: “Astrofotografia con il cellulare… tsk!”.
In realtà gli Smartphone di questi ultimi anni stanno diventando talmente interessanti in termini di performance che possono far stra-comodo a chi vuole scattare una foto ricordo “mordi e fuggi” senza necessità di strumentazioni da centinaia o migliaia di Euro. Ebbene si, l’ho detto! 😂
Ecco un’esempio di fotografia scattata con uno Smartphone di fascia media e dalle discrete prestazioni fotografiche (Fig.7). Un risultato decisamente soddisfacente per una foto ricordo da condividere con amici e considerando i 30 secondi di esecuzione complessiva.
Come fare? Questo potrebbe essere un ottimo punto di partenza:
- Cerchiamo la costellazione dell’Orsa Maggiore in cielo;
- Troviamo un appoggio solido per il telefono per evitare il mosso durante la lunga esposizione;
- Abilitiamo il controllo Manuale nella fotocamera del nostro Smartphone;
- Impostiamo un Tempo di Esposizione superiore al secondo (es. 2-5 secondi);
- Impostiamo gli ISO al massimo (es. 1600-3200);
- Scattiamo!
Se la foto risulta troppo rumorosa proviamo a dimezzare gli ISO e raddoppiare il tempo di esposizione.
4. Fotografare la Cometa NEOWISE con un Setup leggero
Un ottima soluzione potrebbe essere provare a fotografare la cometa C/2020 F3 NEOWISE con un setup astrofotografico leggero (Fig.8). In tal caso avremo bisogno di: treppiede, macchina fotografica (Reflex o Mirrorless) e un obiettivo fotografico (corta o lunga focale).
Personalmente è uno dei tipi di astrofotografia che preferisco. Questo perché mi consente di unire tecnicismi e aspetti artistici/compositivi della fotografia allo stesso tempo.
Approfitto di questo momento per condividere con voi la fotografia della C/2020 F3 NEOWISE risultato dell’approccio che sto per esporvi (Fig.9). Ho utilizzato una Canon EOS R, un teleobiettivo Canon EF 75-300 mm @f4.5 e un treppiede Amazon Basics. Un setup praticamente ultraleggero.
P.s. Grazie Rosalia per essere stata ferma su quella roccia oltre 45 minuti alla ricerca del momento perfetto.
Torniamo a noi. Come procediamo? Abbiamo due strade.
4.1. Setup leggero senza astroinseguitore
In questo caso non compenseremo il moto celeste. Se stiamo utilizzando un teleobiettivo è probabile, quindi, che le stelle ci appariranno mosse.
In tal caso saremo costretti ad alzare gli ISO (a spese di maggior rumore nella fotografia) e abbassare il tempo di esposizione.
Proviamo così:
- Cerchiamo la più vicina area geografica compatibile da cui scattare;
- Posizioniamo la macchina fotografica sul treppiede curando la composizione della scena includendo degli elementi arricchenti;
- Impostiamo la nostra macchina fotografica sulla modalità manuale;
- Impostiamo apertura del diaframma al massimo (es. f3.5), ISO elevati (es. 1600-3200) e un medio Tempo di Esposizione (es.10-20 secondi).
- Scattiamo!
Se la fotografia ci sembra un po’ troppo rumorosa abbassiamo gli ISO, allunghiamo il tempo di esposizione (cercando di mantenere comunque le stelle puntiformi) e verifichiamo di aver aperto il diaframma al massimo.
In Fig.10 lo scatto di Gerlando Lo Savio eseguito con una Canon EOS 550D e un obiettivo Canon 50mm f1.8 @ f2.8 a ISO1600 e 10” di esposizione.
4.2. Setup leggero con astroinseguitore
Nel caso in cui volessimo “fare di più” potremo ripiegare su degli astroinseguitori. Questi non sono altro che delle montature equatoriali compatte che si agganciano a qualsiasi treppiedi per compensare il moto celeste.
Sono semplici da utilizzare, leggeri e possono tornare utili anche per il Deep Sky a largo campo. Eccone un paio:
In questo caso faremo due acquisizioni:
- una per tutti gli elementi in primo piano e statici (es. alberi, persone, montagne);
- una con astroinseguitore per riprendere la volta celeste “congelata” rispetto al campo inquadrato.
che uniremo tramite strumenti come Adobe Photoshop o GIMP.
Infine, per ridurre ulteriormente il rumore della fotografia possiamo provare a mediare tra loro più scatti. Parlo in maniera più dettagliata di tutte queste tematiche nei due articoli che vi condivido qui di seguito.
Dai un’occhiata a questi articoli per saperne di più:
5. Fotografare la Cometa NEOWISE con un Telescopio
Infine, classico dei classici, la regina dell’astrofotografia: l’acquisizione tramite telescopio. Con lunghezze focali più spinte (es. >400 mm) saremo in grado di iniziare a distinguere i dettagli più interessanti della cometa.
Potremo osservare nel dettaglio le sfumature della coda di polveri o quelle della coda di ioni. Quest’ultima, purtroppo, si fa vedere solamente dai cieli migliori.
Oltre al buon telescopio e alla macchina fotografica (o al sensore astrofotografico) utilizzeremo una Montatura equatoriale. Questa, a differenza del semplice astroinseguitore, ci permetterà di compensare il moto celeste in maniera accurata anche con carichi superiori.
In questo caso avremo bisogno quindi di un buon cielo poco inquinato e di un po’ di pazienza. Eseguiremo infatti una sequenza di più foto che poi medieremo tra loro per massimizzare la qualità del segnale raccolto.
Ecco un’astrofotografia acquisita ed elaborata dai ragazzi di SMG Astrofotografia e Domenico Cataldi (Fig.12) utilizzando un RedCat 51 APO, un sensore a colori ASI 294 MC Pro su una montatura Skywatcher HEQ5.
Nello specifico hanno utilizzato Deep Sky Stacker per sommare il segnale proveniente da 30 pose da 20” ciascuna per un totale di 10 minuti di integrazione.
Purtroppo, il cielo inquinato della zona da cui hanno fotografato (Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Puglia) non si è dimostrato abbastanza pulito da permettere la fuoriuscita della coda di ioni.
6. Conclusioni
Come abbiamo visto la cometa C/2020 F3 NEOWISE ha dimostrato di essere un soggetto incredibile.
Le sue due code di polveri e di ioni ci stanno facendo compagnia ininterrottamente in queste settimane.
Non si è mai spenta, quindi, la voglia di osservarla e fotografarla in tutte le salse.
Noi ci abbiamo provato… e voi? Che risultati avete ottenuto? Siete riusciti a fotografarla?
Siamo curiosi di saperlo, quindi raggiungeteci sulla nostra AstroCommunity Facebook e condivideteci i vostri scatti o, perché no, i vostri dubbi o difficoltà!
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Cieli sereni!